3 Maggio 2022
L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, della Provincia di Padova comunica che è venuto a mancare Antonio Draghi, ex Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova.
Uomo di grande cultura e sensibilità ha speso a lungo le sue energie in favore della comunità professionale degli architetti e della società.
Entrato a far parte come consigliere dell’Ordine nel 1982, ha ricoperto nel lungo periodo diverse posizioni all’interno dell’istituzione, dapprima come vicepresidente nel 1984, poi come presidente nel periodo dal 1990 al 1994, per poi proseguire due ulteriori mandati come consigliere dal 2005 al 2013.
Membro del Consiglio Nazionale degli Architetti (CNA) per il quale ha rivestito la funzione di Responsabile del Settore Esteri e capo della Delegazione Italiana al Consiglio degli Architetti d’Europa, Antonio Draghi era un profondo conoscitore della storia locale e dell’architettura sia contemporanea che del passato.
Ha legato la sua figura ad interventi rilevanti, tra i quali spicca il restauro del Centro Culturale Altinate-San Gaetano a Padova, di cui ha curato il progetto e la direzione artistica, e di diverse ville, tra cui Villa Contarini Giovanelli Venier a Vo’ Euganeo trasformato in museo della Shoah, Villa Trevisan Savioli ad Abano e Villa Foscarini Rossi a Stra. Attualmente era impegnato in diversi progetti, tra cui un importante restauro di una villa a Piombino Dese.
A lui sono legate una serie di pubblicazioni legate ai suoi molteplici interessi ed in particolare la serie di volumi della collana “Luoghi ed itinerari della riviera del Brenta e del Miranese”, in cui sono raccolte notevoli informazioni sul patrimonio architettonico storico e sul paesaggio di questa porzione del nostro territorio.
Notevole inoltre la sua attività di conferenziere.
Chiunque ha avuto il piacere di conoscere Antonio ne ha sempre apprezzato oltre alla signorilità dei modi e al garbo naturale la competenza professionale e la lucidità delle sue analisi.
Sia all’interno delle istituzioni che dal di fuori non ha mai fatto mancare il suo apporto e il suo stimolo culturale.
Attento a preservare la figura professionale dell’architetto e del suo ruolo nella società si è speso in favore dell’introduzione di una legge atta a sancire l’interesse pubblico dell’architettura. Per l’arch. Draghi “la promozione della conoscenza e del rispetto dello spazio naturale e antropizzato, quindi del paesaggio e dell’architettura, contribuisce a formare il senso di appartenenza, di identità e di responsabilità dell’intera comunità”. È per questo che riteneva che la figura dell’architetto dovesse essere al centro dei processi trasformativi del territorio, in quanto unico capace di “relazionare armonicamente testo e contesto”, e pertanto anche l’unica titolata ad operare con riserve esclusive sul patrimonio storico architettonico tutelato per legge.
La sua repentina scomparsa lascia tutti coloro che l’hanno conosciuto sgomenti e la società tutta perde con lui una delle voci più autorevoli e lucide del nostro territorio.
A nome dei Consiglieri attuali dell’Ordine ma anche a nome dei Consiglieri passati che hanno avuto la fortuna ed il privilegio di collaborare assieme negli anni porgiamo alla famiglia dell’architetto Draghi le nostre più sincere condoglianze.
Arch. Roberto Righetto,
Presidente Ordine Architetti Pianificatori paesaggisti e Conservatori della provincia di Padova
Articolo pubblicato il: 3 Maggio 2022